Il Pedale Tonale O Sordina
Continuiamo a parlare dei pedali del pianoforte. L’ultimo che manca all’appello è il pedale centrale.
Se ti sei perso i video sul pedale di risonanza e una corda, li puoi trovare qui:
In alcuni pianoforti il pedale centrale ha una specifica funzione, in altri pianoforti ne ha un’altra… In alcuni modelli proprio non esiste!
Pianoforti a coda: pedale tonale
Nei pianoforti a coda, questo pedale si chiama “tonale” ed ha la funzione del pedale di risonanza, applicata però solo ad alcune note prescelte.
Quindi, anche in questo caso, gli smorzatori continueranno a rimanere alzati, anche se rilascerai i tasti. Le corde continueranno a vibrare liberamente fintanto che il pedale sarà abbassato.
Per usarlo correttamente, dovrai:
- Suonare la nota o le note che vuoi prolungare,
- Abbassare il pedale tenendo giù i tasti
- Poi rilasciarli liberamente.
Questi suoni continueranno a vibrare, mentre se provi a suonare altre note, non si comporteranno normalmente. A cosa serve questa funzione?
Capita nelle partiture di trovare dei passaggi che sembra richiedano almeno tre mani per essere suonati, perché proprio fisicamente risultano irrealizzabili.
Guarda queste battute, per esempio.

Un’ottava lunga, tenuto per diverse battute e agli estremi accordi e un basso in movimento entrambi staccati.
Quell’ottava in qualche modo deve risuonare. Non possiamo usare il pedale di risonanza, perché altrimenti non riusciremmo a dare il giusto effetto di staccato alle altre note ed accordi e in più, non potremmo cambiare il pedale ad ogni armonia senza perdere anche l’ottava.
Ed ecco che ci viene in aiuto il pedale tonale: suono l’ottava, abbasso immediatamente dopo il pedale, quando ancora sto tenendo i tasti e poi procedo con il resto.
Questo pedale si suona con il piede sinistro, mentre il destro rimane su quello di risonanza, in caso servisse.
Pianoforti verticali: sordina
Nei pianoforti verticali, di solito al posto del tonale, troviamo la sordina.
Quando abbassi il pedale, una striscia di panno si interpone fra i martelli e le corde: l’effetto sarà un suono meno forte e ovattato. Ovviamente, cambia di molto anche il timbro, infatti non è un effetto richiesto per il repertorio, ma solo una necessità di studio, magari per chi studia in appartamento o comunque ha bisogno di “non disturbare troppo”.
Nel caso ti trovassi davanti ad un passaggio simile a quello che ti ho mostrato prima e non avessi a disposizione un pianoforte con il tonale, l’unica soluzione è quella di dosare bene il pedale di risonanza e utilizzarlo per quanto possibile senza sporcare troppo le armonie, oppure semplicemente rinunciare all’aspetto che ritieni meno importante del passaggio.
Se io mi trovassi a suonare quel passaggio senza tonale, per esempio, semplicemente darei un forte accento alle note in ottava, per poi lasciarle andare e valorizzare invece tutte le altre note staccate.