Il Mondo delle Forme Libere: Fantasia, Rapsodia e Improvviso al Pianoforte!

In questa lezione parleremo di alcune forme musicali libere: la fantasia, la rapsodia e l’improvviso.

Le radici della fantasia, la rapsodia e l'improvviso: l'improvvisazione!

Tutte queste forme sono caratterizzate dal fatto di non avere caratteristiche particolari che le rendano riconducibili ad uno schema fisso.
Infatti di fisso non hanno proprio nulla! Fantasia, rapsodia e improvviso nascono dall’estro creativo del compositore, a partire da radici improvvisative.

La fantasia

Le fantasie di Frescobaldi

Le prime apparizioni su carta di questo termine risalgono agli inizi del Seicento, con la musica clavicembalistica di Frescobaldi.

La pratica dell’improvvisazione all’epoca era cosa quotidiana nell’ambito musicale e poteva presentare tecniche contrappuntistiche come no, solitamente i temi erano molto fioriti e ricchi di abbellimenti, note di passaggio ecc.

 

Frescobaldi ha scritto molti volumi di musica dal carattere improvvisativo, fra cui non solo fantasie, ma anche toccate, ricercare e altri tipi di composizioni libere per clavicembalo. 

Le fantasie di Mozart

In Mozart questo aspetto improvvisativo va preso con le pinze. Infatti, nonostante lui fosse un abilissimo improvvisatore allo strumento, le Fantasie che compone sono frutto di un attento lavoro di elaborazione e rielaborazione di diversi temi.
La scelta del termine fantasia per denominare queste composizioni gli dava sin da subito carta bianca per la struttura formale dei pezzi e gli permetteva di unire temi e sezioni di carattere estremamente contrastante.

Nella sua Fantasia in do minore, è evidente l’ascendente del teatro sulla sua musica: le varie parti si susseguono e si trasformano come i personaggi di un’opera e l’elemento drammatico e di sorpresa è fortemente teatrale. 

Per esempio, da una introduzione lenta e angosciante, piena di contrasti fra forte e piano, grave e acuto, passiamo ad un tema in tonalità maggiore, disteso e sereno.

Non mancano poi sezioni di grandissima tensione sia armonica che dinamica, come la sezione successiva, in cui cambia anche l’indicazione di agogica in Allegro

Nel video ti faccio sentire anche il finale, che sembra proprio il finale tragico di un’opera drammatica.

Altro elemento di contrasto da considerare è che Mozart ha deciso di abbinare questa Fantasia alla Sonata K 457, sempre in do minore. Quindi la Fantasia non è altro che un lungo ed elaborato preludio ad un altro pezzo, composto invece secondo lo schema fisso della forma sonata!

Le fantasie di Schubert e Schumann

Parlando di fantasia, non possiamo non citare la famosissima Fantasia in do maggiore di Schumann, uno dei pezzi più rappresentativi del repertorio Romantico al pianoforte e che racchiude in sé quel continuo alternarsi fra i due mondi che facevano parte dell’animo disturbato di Schumann, quello passionale e quello riflessivo, che lui stesso aveva identificato in due personalità: Florestano ed Eusebio. 

 

Stessa alternanza fra luce ed ombra si trova nella Fantasia in fa minore per pianoforte a quattro mani di Schubert. Qui abbiamo quattro movimenti esposti in una commistione di stili diversi che racchiudono tutta la poeticità e l’inquietudine dell’animo schubertiano.

La rapsodia

La Rapsodia affonda le sue radici nella tradizione popolare e anche in questo caso l’improvvisazione gioca un ruolo fondamentale.
A partire da un tema popolare, l’esecutore improvvisava, spesso dimostrando le sue grandi abilità allo strumento.

La rapsodia di Liszt

Così nascono le Rapsodie Ungheresi di Liszt: da temi popolari, l’autore ungherese elabora 19 composizioni ora frizzanti, ora meste, ora drammatiche, ora cantabili.
La raccolta ha avuto un grande successo e probabilmente ti suonerà familiare questo tema, dalla seconda Rapsodia di questa raccolta.

La rapsodia in blu

Ci avviciniamo quasi ai giorni nostri, pur parlando di un centinaio di anni fa, con Gershwin e una delle sue composizioni che hanno fatto la storia della musica: La Rapsodia in Blu.
Tutti la conosciamo anche grazie alla stupenda rivisitazione della Disney in Fantasia 2000 – fra l’altro.. Fantasia non a caso! 

Oltre al grande contrasto di stile e atmosfera fra le varie sezioni che compongono il pezzo, qui troviamo un’altra grande contrapposizione: quella fra la musica colta e il jazz!

L'improvviso

Un’altra forma di cui non si può non parlare in tema d’improvvisazione è l’Improvviso, che presenta le stesse caratteristiche di cui abbiamo parlato finora in questo video.

Schubert per esempio si è dedicato alla stesura di improvvisi con l’op. 90 e l’op. 142, ciascuna composta da quattro improvvisi. 

L'improvviso di Chopin

Chopin scrisse quattro improvvisi, fra cui il più famoso è l’op.66, che lui intitola come Fantasia-Impromptu.

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