False promesse o "bugia bianca"?
Se sei un pianista alle prime armi o a livello intermedio ti sarà capitato bazzicando nel web di trovare articoli, video e addirittura corsi dove ti promettono che imparerai anche 500 canzoni in soli 5 giorni di pianoforte anche se parti da 0.
Te lo dico subito, questi titoli sono fatti per attirare i click di chi non sa che cosa sono le progressioni armoniche e un po’ per illudere i neo pianisti che non sanno due cose fondamentali:
- La maggior parte dei brani commerciali pop e rock hanno la stessa sequenza di accordi. E ce ne sono centinaia se non migliaia con questa progressione.
- Imparando questa sequenza di accordi (che sono di solito 4 quindi molto pochi) in una sola tonalità potenzialmente hai già imparato centinaia se non migliaia di canzoni!
Basterà quindi suonare tutti brani nella stessa tonalità e il gioco è fatto. Se non sai cos’è la tonalità ti rimando alla lezione dedicata.
Però appena si comincia a capirne un po’ di più di musica si scoprono questi piccoli dettagli:
- I brani sono in tonalità diverse
- I brani hanno melodie diverse
- I brani hanno velocità diverse
- I brani hanno stili diversi
Non ha molto senso dunque suonare tutto in un solo modo.
Quindi certamente qualunque maestro di piano può insegnarti a suonare:
Do – Sol – La – Fa ma alla fine ti ritroverai a dover fare l’unica cosa che conta davvero quando si tratta di suonare uno strumento o imparare qualsiasi altra cosa. STU-DIA-RE!
Non voglio essere troppo cattivo, è importantissimo iniziare già a suonare qualcosa però è importante conoscere davvero ciò che si sta facendo per questo ora io rilancio e ti insegnerò le progressioni armoniche più importanti e usate in modo che tu possa col tempo, con la pratica e l’impegno suonare migliaia di migliaia di milioni di brani pop/rock/jazz/reggae ecc.
Le progressioni armoniche per imparare migliaia di brani... letteralmente!
Devi sapere che ogni canzone, ogni brano in generale è costituito da una successione di accordi che funzionano bene e creano quel senso di trasporto, di andare avanti. Queste sequenze di accordi si chiamano progressioni armoniche.
Una progressione armonica è una successione di accordi che ci dà la sensazione di partire, fare un viaggio e tornare.
Per capire al meglio questo concetto guarda il video che ho fatto dove spiego le tonalità e le basi di armonia.
Ogni progressione armonica, il più delle volte parte dalla tonica che è stabile, si sposta attraverso altri accordi per arrivare al punto massimo di instabilità e poi risolvere nuovamente su un accordo più stabile.
Ci sono infinite possibilità di accordi che possiamo suonare in sequenza ma, mano a mano che la musica è diventata più commerciale, più fruibile dal pubblico meno colto musicalmente, i musicisti per accontentare le masse hanno finito per scrivere tantissimi brani utilizzando delle formule che funzionano benissimo ma che sono quasi sempre le stesse.
Queste progressioni armoniche una volta imparate e studiate in tutte le tonalità, o almeno quelle più frequenti, ti permetteranno di suonare potenzialmente qualsiasi brano.
Con queste progressioni puoi anche comporre dei brani, lo può fare chiunque. Scegli la tonalità, crea una melodia e scrivi un testo. Certo è un po’ riduttivo ma tutto parte da questi 3 elementi fondamentali, sono lo scheletro di una composizione.
L'armonizzazione delle scale
Per usare al meglio i file che trovi più avanti nella pagina è importante capire cos’è la tonalità e armonizzare una scala.
Tutto quello che ti serve sapere sul concetto di tonalità lo trovi nella lezione dedicata che ho linkato due volte più sopra.
Armonizzare una scala vuol dire costruire un accordo su ogni nota della scala che è chiamato grado della scala. Per costruire questi accordi dobbiamo usare solo le note che fanno parte della scala.
Per ogni formula, quindi quella della scala maggiore, minore naturale, minore armonica e minore melodica possiamo ricavare una successione di 7 accordi che rimane uguale per ogni tonalità.
Per fare questo ci vuole un po’ di tempo. Perciò ci ho pensato io 😉
Qui sotto puoi scaricare il pdf con le armonizzazioni di tutte le scale in tutte le tonalità:
Precisazione sulle scale minori:
A differenza dell’unica scala maggiore che definisce una tonalità maggiore, per le tonalità minori abbiamo 3 diverse scale con una struttura di intervalli diverse.
Data la diversa struttura di intervalli tra le tre scale minori, si generanno diverse qualità di accordi in basse alla scala minore che si usa.
In qualsiasi composizione in tonalità minore possiamo utilizzare accordi di una qualsiasi scala minore. Per esempio nella scala minore naturale abbiamo sul terzo grado un accordo maggiore mentre per la scala minore armonica un accordo maggiore con la quinta aumentata. In un pezzo in tonalità minore possiamo utilizzare o incontrare entrambi gli accordi, dipenderà dalla sonorità minore che vogliamo avere.
Progressioni armoniche più frequenti:
Qui sotto puoi scaricare tutte le progressioni armoniche in tutte le tonalità in PDF.
Per prima cosa dobbiamo classificarle in due gruppi, uno per le tonalità maggiori e uno per le tonalità minori.
Nel video ti mostro come utilizzarle per lo studio:
Per fare questo elenco ho passato qualche ora ad ascoltare tantissimi successi italiani da una playlist di Spotify davvero ben fatta con tutte le canzoni italiane più famose di sempre.
A parte essere una super playlist davvero piacevole per chi ama la musica italiana, è stata davvero utile e come sapevo i giri armonici sono quasi sempre gli stessi.
Basterà utilizzare per introduzione, strofa, ritornello e bridge un giro armonico diverso per poter creare la prima bozza di un brano.
Alcuni autori sono riusciti a scrivere brani più ricercati con successioni di accordi meno prevedibili (per citarne un paio Max Gazzè e Franco Battiato), altri invece si sono serviti di giri molto semplici ma con un arrangiamento musicale davvero interessante.
Come fanno allora le composizioni ad avere gli stessi accordi ma suonare così diverse?
Questo dipende da molti fattori. Alcuni sono molto evidenti come:
- Tempo e velocità
- Ritmo
- Strumenti e combinazione di questi
- Stile
È importante quindi se si vuole accompagnare al piano una voce conoscere bene il pezzo e non accontentarsi degli accordi altrimenti il risultato sarà scarno.
L’arrangiamento fa il 90%, perché come abbiamo visto gli accordi possono essere uguali a qualsiasi altro pezzo.
Prendiamo per esempio la classicissima Imagine di John Lennon che sicuramente conoscono tutti. Gli accordi sono Do e Fa per tutta la strofa. Se eliminiamo i piccoli dettagli come gli accordi spezzati, o la piccola frase cromatica stiamo togliendo praticamente tutto perché il giro di accordi è un semplice I – IV che si alternano come nella strofa di Destinazione Paradiso di Gianluca Grignani dove però l’elemento caratterizzante è l’arpeggio di chitarra e quindi dovremo emulare quello.
Questo è un esempio molto banale ma rende bene l’idea soprattutto per chi è ancora alle prime armi. Non me ne vogliate, non è un paragone tra questi due artisti così diversi ma erano perfetti avendo la stessa progressione armonica.
Cosa fare quindi ora?
Dipende da te e quanto desideri diventare bravo a suonare e soprattutto consapevole.
Un buon esercizio è quello di scaricare e stampare i PDF con le progressioni armoniche e provare a suonarle in tutte le tonalità ma usando la testa, cioè:
- Individua la tonalità
- Memorizza a che grado corrisponde ogni accordo della progressione
- Memorizza il giro in quella tonalità e la sequenza di accordi
Puoi inoltre provare a cercare tra i tuoi pezzi preferiti queste progressioni. Qualcuna può essermi sfuggita, ma girano tutte intorno alla tonica, la sottodominante e la dominante (primo, quarto e quinto accordo della tonalità).
Scrivi sulla pagina con gli accordi il giro armonico, sarà anche più facile imparare a memoria il brano.
Qui sotto trovi la playlist di Spotify con tantissimi pezzi italiani su cui puoi esercitarti e che puoi ascoltare per trovare ispirazione sull’accompagnamento.
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