Approfondimenti Sulla Mano Ad “Arco” Al Pianoforte

La struttura della mano ad arco e i suoi vantaggi per la tecnica pianistica

Visto l’interesse che c’è stato per l’ultimo video di Lisa sulla posizione della mano ad arco ho pensato di aggiungere qualche approfondimento.
Se non l’hai visto puoi riguardarlo cliccando qui.

Vediamo intanto come si presenta la mano ad arco sul pianoforte. Come vedi c’è una curvatura davvero simile ad un arco dove la chiave di volta è rappresentata dalle nocche, in particolare la nocca dell’indice che è la più alta.

 

mano ad arco al pianoforte

Perché l’uovo non si rompe se provi a schiacciarlo in lunghezza? Perché ha la stessa struttura di un arco, la pressione che viene esercitata sulla chiave di volta viene distribuita e scaricata sui lati.

Lo stesso succede alla nostra mano, se provi a premere sulla mano disposta ad arco non si deformerà se la struttura è ben bilanciata e questo farà in modo che tutta la forza, il peso, sarà scaricato giù sui tasti! Per questo motivo la posizione della mano ad arco al pianoforte è così importante.

Se però la nostra struttura non è ben allineata ecco cosa succede, si “spezza” il metacarpo. Significa che cede e il peso non è più distribuito nel modo giusto. In questo modo diventa più difficile suonare, più faticoso premere i tasti e direi anche più brutto da vedere.

Questa distribuzione dell’energia avviene tramite le ossa perciò non richiede uno sforzo muscolare, mantenendo questa posizione facciamo meno fatica.

Un buon esercizio per allenarla è di mettersi in piedi e appoggiare le mani ad arco sul muro. Prova poi a spingere piano piano e progressivamente sempre più forte mantenendo questa posizione, cerca di non far “spezzare” le articolazioni, non farle cedere. Le falangi devono essere ben concatenate e il metacarpo attivo.

Come vedi nel video nonostante le dita non siano così “forti” la posizione ad arco gli permette di sostenere molto peso.

Attenzione però questo non vuol dire che al pianoforte dobbiamo schiacciare come dei dannati la mano verso i tasti.

Se tieni la mano rilassata come ti ha mostrato Lisa la posizione ad arco è la più naturale, devi abituarti a mantenerla in modo rilassato ed eliminare le tensioni prima di suonare. Quando suoni un pezzo cerca di notare dove questa posizione viene abbandonata.

Certamente non si può pretendere di utilizzare sempre questa posizione, non si può fare un arpeggio con la mano “chiusa”, ma concentrandoti sulla mano ad arco ti abituerai a mantenere una struttura solida anche quando apri la mano. Infatti non esiste solo l’arco a tutto sesto (o semicircolare), esiste anche l’arco ellittico che è molto più largo.

Arco a tutto sesto o semicircolare
Arco ellittico

Assimilare questa posizione ci dà quindi un vantaggio molto importante per la tecnica pianistica, ci insegna come “scaricare il peso” sui tasti nel modo più naturale possibile, questo si trasforma in un notevole risparmio di energia che ci aiuterà a suonare con meno fatica i passaggi tecnici più difficili.

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