Oggi voglio aiutare chi come me non ha la mano grandissima e spesso si trova in difficoltà ad affrontare passaggi con accordi ed intervalli ampi. Se sei un pianista con le mani piccole, ascolta bene perché ti condivido qualche suggerimento e trucchetto per risolvere o quantomeno attenuare le problematiche.
Molto spesso, se non riesci a suonare un intervallo che potenzialmente sarebbe alla portata della dimensione delle tue mani, è perché c’è tensione da qualche parte nella tua mano o nel tuo braccio.
Soprattutto, presta attenzione ai due muscoli opponenti, responsabili del movimento che porta il mignolo verso il pollice e viceversa.
Quando suoniamo un intervallo ampio, mignolo e pollice ovviamente dovrebbero stare il più lontano possibile, ma succede che cercando di tenderli, irrigidiamo i muscoli opponenti, cosa assolutamente controproducente come puoi immaginare, perché questa tensione a tutti gli effetti “rimpicciolisce la mano”.
Finché estendi le due dita, con l’altra mano tocca gli opponenti con due dita: dovresti sentirli allungati, ma elastici e non rigidi.
L’eccesso di zelo e l’ansia ci fanno appendere ai tasti e fissare delle posizioni anche scomode che ci impediscono di prendere intervalli che in altri contesti potremmo suonare tranquillamente.
E’ il caso degli arpeggi per esempio: assicurati di mollare ogni tasto dopo averlo suonato e di proiettare la tua mano verso ciò che arriva dopo.
Fondamentale in questi casi è l’uso della rotazione. Per saperne di più, non perderti questo video
In che punto del tasto ti stai sforzando di suonare? Prova a suonare il tasto all’estremità piuttosto che al centro e guadagnerai sicuramente qualche millimetro.
In questo modo, puoi estendere completamente la mano, appiattendola, cosa che non potresti fare prendendo l’intervallo dall’alto, perché ti ritroveresti a premere involontariamente anche altri tasti in mezzo.
Non sottovalutare mai l’efficacia dello stretching per i muscoli della mano!
Se hai la mano piccola, assicurati di svolgere una piccola routine di allungamenti per le dita quotidianamente e vedrai che differenza sia nell’immediato, ma anche nel lungo periodo.
Chi pratica stretching per il corpo sa quali sono i benefici che apporta al benessere di muscoli e articolazioni; lo stesso vale per la mano.
La cosa positiva è che puoi fare esercizi al pianoforte, ma anche altrove, lontano dallo strumento. Assicurati però di non essere teso finché gli svolgi.
Se vuoi approfondire questo argomento, nel videocorso di tecnica che abbiamo fatto insieme io e Giuseppe, troverai anche una sezione dedicata allo stretching con i relativi esercizi. Trovi il link in descrizione.
Il pedale è un grande alleato di noi pianisti, soprattutto di noi pianisti con le manine, perché ci permette di legare dove non è possibile farlo con le dita.
Però, però, mi raccomando, non abusarne. Il pedale può essere il tuo più grande amico, come rovinarti tutta l’esecuzione se ti ci affidi completamente.
Usalo per legare solo dove effettivamente non puoi farlo con le dita e tendi sempre l’orecchio alle armonie, che devono sempre essere pulite e ben distinte fra loro.
Se la tua tecnica è già a posto e non puoi affidarti al pedale, non ti preoccupare perché ci sono degli stratagemmi che puoi usare, senza vergognartene. Li vediamo subito.