Come vedi ci sono solo 3 accordi e tutti e 3 sono accordi di settima di dominante.
L’accordo costruito sul primo grado: C7
L’accordo costruito sul quarto grado: F7
L’accordo costruito sul quinto grado: G7
È su questi 3 accordi che i bluesman espongono il tema e improvvisano per giri e giri (chiamati “chorus”). Questa particolare tensione data dagli accordi di settima di dominante per mette al musicista di improvvisare in continuazione continuando a mantenere alto l’interesse finché non si decide di interrompere l’esecuzione che altrimenti andrebbe avanti senza mai fermarsi in un loop infinito.
Ci sono varie forme di blues con lunghezze differenti. Questo perché il blues non è solo una forma ma una sonorità. Un sentimento, un’attitudine. È difficile mettere su carta una forma espressiva così articolata che è comunque distante dalla cultura occidentale.
Ti elenco altre forme di blues:
- Blues Arcaico o Rurale
- Blues Jazz (con variazioni armoniche)
- Blues Minore (fatto di accordi minori)
- Bird Blues (variazione particolare creata da Charlie Parker)
- Blues Waltz (blues in ¾)
- Blues di 8 battute
- Blues di 16 battute
- Coltrane Blues (variazione particolare creata da John Coltrane)
Queste sono le forme normalmente riconosciute studiate in tutti i conservatori e corsi di jazz del mondo.
Sarebbe giusto per un pianista imparare i blues in tutte le tonalità per essere completo, ed è quello che ti invito a fare. Se però per adesso vuoi “rilassarti” voglio avvisarti che di solito i blues vengono suonati in 6 tonalità il più delle volte:
In DO e in FA, molto comodo per i pianisti.
In SIb e Mib, tonalità rese frequenti dagli strumenti a fiato come tromba e sassofono che suonano molto comodamente nelle tonalità dello strumento.
In MI e LA, le tonalità preferite dai chitarristi per la loro accordatura.
Le tonalità chiave in cui è d’obbligo saper suonare un blues sono C, F, Bb, Eb, E e A.