Il tempo serve anche a ordinare gli accenti ritmici di un brano. Per accento si intende una vera e propria “enfatizzazione” di una pulsazione o una sua suddivisione. Questi accenti quindi caratterizzano e differenziano tra di loro i vari tempi musicali.
In base al numero, la disposizione e il tipo di questi accenti (forti o deboli) possiamo suddividere in tempi musicali in 2 categorie:
- I tempi semplici: come unità di misura hanno una nota da un quarto e sono in primo luogo divisibili per 2.
- I tempi composti: come unità di misura hanno una nota da un quarto puntato (vedremo in seguito) e sono in primo luogo divisibili per 3.
In questi due schemi ti mostro i tempi utilizzati per la maggiore in musica.