Segreto #96 – I 16 Errori Più Frequenti Dello Studente Di Pianoforte

Errori Al Pianoforte: Quanti Ne Commetti Tra Questi 16?

Studiare pianoforte da autodidatta è possibile? 

La risposta è si ma a determinate condizioni.

Essere “autodidatta” vuol dire imparare qualcosa senza che un maestro ci dica cosa fare, siamo quindi maestri di noi stessi.

La cosa un po’ assurda a pensarci bene, dobbiamo essere maestri di qualcosa che non conosciamo?

Non è proprio così, infatti se segui il mio sito è perché cerchi qualcuno che ti dia delle nozioni che tu possa approfondire e studiare. L’unica differenza è che non vieni in un’aula col pianoforte ma facciamo lezione in questa classe virtuale.

Una cosa essenziale che manca nelle lezioni online è il controllo settimanale dei progressi da parte dell’insegnante che dovrebbe essere un esperto nello scovare i problemi e gli errori degli allievi.


Un pianista autodidatta quindi ha bisogno di sostituirsi al maestro in questo senso. Deve essere in grado di ascoltarsi, guardarsi e capire cosa sta sbagliando da solo. Imparare a suonare il pianoforte da autodidatta quindi è fattibile ma è decisamente più complesso e faticoso che andare da un insegnante.

Se però hai buona volontà, pazienza e una passione infinita allora puoi farcela e Piano Segreto è costruito proprio su questi principi:

·      Non bisogna dare nulla per scontato

·      Ogni argomento presenta una serie di difficoltà e problemi in cui l’allievo incorre durante lo studio. Deve esserci sempre una soluzione a questi problemi.

·      Ogni corso tematico deve avere una struttura progressiva che porta il pianista autodidatta da 0 al livello proposto.


In questo video voglio elencare gli errori tipici che fanno tutti gli studenti di pianoforte. Sono sicuro che tu ne abbia fatto qualcuno, o almeno uno. Anzi ci sono altissime probabilità che tu commetta ancora uno di questi errori. Lo dico perché qualche volta, nonostante studi pianoforte da quasi 20 anni, mi ritrovo a farli anche io.

Vediamoli…

1.     Suonare quello che sai fare in continuazione. Tutti proviamo quel brivido di soddisfazione quando riusciamo a suonare bene qualcosa. È normale suonare bene già la prima parte del brano dopo qualche tempo di studio ma a volte capita di suonare sempre quella parte procrastinando il momento in cui perfezioneremo le parti successive. Oppure andiamo avanti ma in modo approssimativo. Infine l’inizio del pezzo sarà perfetto e poi sempre peggio fino al nulla cosmico… “che cosa c’era poi?” e torniamo bambini di 3 anni per la prima volta su un piano. Limita il tempo che passi a ripetere quello che già sai suonare, vai avanti!

2.     Ne consegue un altro errore… Ci mettiamo a suonare troppo velocemente perché magari l’inizio è facile… poi rallentiamo, rallentiamo e cominciamo a sbagliare. Finchè un brano non è stato completato bisognerebbe suonarlo lentamente, alla velocità alla quale riusciamo a suonare tutto giusto. Ricorda di studiare suonando in mondo lento, lentissimo finché tutto non è perfezionato. Sii il più preciso possibile, a volte bisogna suonare in modo così lento da far diventare il brano quasi irriconoscibile.

3.     Più diventi bravo più è facile fare questo errore. Non seguire le indicazioni di diteggiatura. “Ah ormai le scale le so fare, suono da 3 anni, ho fatto tanti pezzi…” Chi è a un livello intermedio comincia ad essere più sicuro di sé e la prima cosa che ignora è la diteggiatura. Ecco che “finiamo le dita” e arriviamo, dopo un po’ di pratica, ad una parte dove capiamo di essere in un vicolo cieco e dobbiamo rivedere la diteggiatura di tutte le battute precedenti. Leggi i numerini…

4.     Cercare di suonare subito brani al di fuori della propria portata e rinunciare dopo un po’ a volte anche a suonare definitivamente. Tutti abbiamo il pezzo dei nostri sogni, ma non tutti abbiamo la pazienza di accettare che magari per impararlo ci potrebbero volere mesi se non anni di studio ed esercizio. Magari puoi trovare versioni semplificate del pezzo o svolgere i giusti esercizi preparatori, oppure semplicemente accontentarsi di studiare brani più semplici finché non si è abbastanza bravi da affrontare quelli più complessi.

5.     Non studiare la teoria come facevo io una volta. Oppure non imparare a leggere bene. Conoscere scale e accordi aiuta a leggere più velocemente ma anche a memorizzare intere battute che non saranno solo una serie di note “a caso” ma una porzione di una scala che già conosci o accordi eccetera. La teoria dà un senso a quello che stai imparando. Usare tutorial può essere limitante perché sarà come imparare una serie di numeri che non vogliono dire nulla.

6.     Non affidarsi a tutti i mezzi per scovare errori. Mi capita spesso che quando chiedo agli allievi di studiare una parte di un brano in autonomia a casa tornino con qualche errore, note sbagliate, accordi sbagliati, ritmica imprecisa ecc. Questo perché magari si sono affidati solo alla lettura. Chi ti dice che tu non abbia sbagliato a leggere? L’ascolto può darti una mano a capire che hai fatto qualche errore di lettura e viceversa se hai imparato qualcosa a orecchio potresti scoprire leggendo uno spartito che hai sbagliato qualcosa. Ascolta, leggi lo spartito e sviluppa la memoria muscolare che ti serve.

7.      Usare troppo pedale per legare o troppo pedale e basta. Il pedale è utile per legare le note e creare determinate atmosfere ma spesso viene usato male. I principianti si dimenticano di alzarlo e riabbassarlo nel momento giusto creando un pastone sonoro orribile. Altri invece lo usano per nascondere gli errori. In entrambi i casi non è piacevole. Cerca di usarlo solo quando è strettamente necessario e ovviamente quando è scritto nella partitura.

8.     Non suonare in modo chiaro quarti crome terzine ecc. Questo succede quando c’è qualche carenza nel solfeggio. Bisogna essere in di dividere il quarto nelle sue suddivisioni e suonare ritmi tipici come il quarto puntato, le terzine gli ottavi ecc. A volte vengono anche ignorate le pause… Quasi tutti conoscono la teoria ma magari non la applicano.

9.     Usare il metronomo sempre o mai. Usare troppo il metronomo può essere sconveniente ma ti giuro pagherei oro per avere un allievo a cui dire “hey smettila di usare il metronomo che suoni come una macchinetta…” Quindi se non sei l’eccezione che conferma la regola usa il metronomo che ti aiuterà anche a risolvere il problema numero 8.

 

10.  Non scegliere di dedicare al piano il tempo che merita. Abbiamo tutti molti impegni, ma se non troviamo nemmeno 10 minuti al giorno da dedicare alla nostra passione forse non ci crediamo abbastanza. La cosa che mi piace meno del fare l’insegnante è scoprire ogni settimana che qualcuno dei miei allievi per qualsiasi motivo non ha avuto nemmeno un ora in tutta la settimana per studiare. La cosa più raccapricciante è che i BAMBINI mi dicono “sono stato troppo imepgnato…” I bambini? Il piano deve avere il suo spazio, deve essere messo a volte in cima alle priorità. E non intendo prima di accompagnare mio figlio a scuola o andare a lavoro, ma prima di quelle attività che facciamo e magari non servono a nulla. Se hai problemi a trovare il tempo di studiare seriamente c’è un corso creato apposta per te su Piano Segreto. Fidati seguilo…

11.  Non imparare a memoria i pezzi e soprattutto smettere di suonarli una volta imparati. È importante una volta imparato un brano suonarlo a memoria e liberarsi dalle catene nello spartito. Questo serve per suonare in modo più rilassato, avere sempre il repertorio pronto e concentrarsi sull’espressività. Un altro problema è quando non suoniamo per mesi i brani “vecchi”… Cosa succede? Li dimentichiamo. Vuoi davvero imparare da capo tutto? Ripassa tutto regolarmente, soprattutto quelli che ti piacciono di più.

12.  Ignorare gli errori una volta incontrati. Hai sbagliato un passaggio? Non andare avanti a suonare. Fermati e concentrati su quella serie di note per un po’, finché non avrai sistemato tutto. Se non lo fai ora rischi di dimenticartene e sbagliare ancora.

13.  Suonare troppo forte… “Smettila di zappare su quel pianoforte!” mi diceva mio padre… E aveva ragione ero un contadino sul pianoforte. Crescendo ho imparato l’importanza del tocco, dell’essere espressivo. Ma sinceramente avrei voluto capirlo fin dall’inizio. Se quindi sei uno di quei pianisti con la mano pesante cerca di suonare in modo più leggero e rispettare le indicazioni di dinamica.

14.  Suonare con le due mani desincronizzate. Se le due mani suonano insieme, come quando suoni le scale per esempio, cerca di fare in modo che i tasti scendano contemporaneamente. Impara a sincronizzare le due mani nel modo più preciso possibile. Non accontentarti di un risultato approssimativo.

15.  Suonare con i polpastrelli sui tasti. I tasti del pianoforte non nascondo un messaggio segreto scritto in braille. Sai bene che le dita devono essere arcuate, che la mano deve simulare la cupola della cappella sistina. Cerca di adottare la giusta postura e suonare con la tecnica corretta. Fatti fare un video mentre suoni. Hai la postura di un concertista o di un alieno che tocca il piano per la prima volta?

16.  Accontentarsi del primo risultato buono. “Bene sono riuscito a suonare la parte come si deve ora posso andare avanti…” NO! Sai fare la stessa cosa 10 volte? Se i sicuro di non aver avuto una botta di c**o e sbagliare dopo due volte che ripeti o il giorno dopo? Abbi pazienza, a volte serve più tempo del previsto. Non essere un “pressapochista” piuttosto sii ossessionato dalla perfezione che non può fare male anche se la perfezione non esiste.


Per adesso ho esaurito il mio brainstorming sugli errori quindi mi fermo qui ma non escludo la possibilità che me ne vengano in mente altri.

Spero che questo video ti abbia aiutato a capire quali sono i tuoi problemi ricorrenti e abbia capito come risolverli.

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