In questo e nei prossimi video ti parlo di un pezzo famosissimo di Mozart, che sicuramente conosci molto bene: il Rondò alla Turca, terzo movimento della sonata K331 e vedremo in particolare le acciaccature del pezzo.
Farò una serie di video sulle principali difficoltà tecniche che si incontrano studiando questo rondò, quindi se non ne vuoi perdere neanche uno, iscriviti ora al canale e clicca sulla campanella per rimanere aggiornato sulle prossime uscite!
Se poi vorrai proseguire con lo studio del pezzo completo insieme a me, qui di seguito trovi il link al videocorso in cui ti spiego passo passo ogni passaggio e ti do tutte le indicazioni per eseguire al meglio questo pezzo.
Cominciamo dalla prima difficoltà: le acciaccature.
Come abbiamo visto in un video dedicato agli abbellimenti (clicca qui se non l’hai visto), le acciaccature:
- sono delle note veloci e leggere scritte in piccolo prima di una nota cosiddetta reale
- possono essere semplici, doppie, triple ecc.
- possono essere suonate sul battere o sul levare
A proposito di questo, vediamo subito la prima battuta in cui appare un’acciaccatura, la numero 5. In alcune edizioni, troviamo proprio una linea tratteggiata che collega la prima nota dell’acciaccatura al basso, indicando che queste note vanno suonate insieme.
Quindi ci suggeriscono di suonare l’abbellimento sul battere, come effettivamente sarebbe previsto dalla prassi classica.
Però, se ti ascolti al rallentatore le esecuzioni di grandi pianisti, per esempio Barenboim (ascoltalo qui), noterai che l’abbellimento viene suonato sul levare. Questo è dato da un fattore fisico: il pezzo è talmente veloce che nel tempo finale dell’esecuzione si farà fatica a capire se sia sul battere o sul levare.
Come studiare le acciaccature al pianoforte
- Suona le note piccole e la nota reale tutte e tre contemporaneamente, come se fossero un unico accordo.
- Quando hai preso confidenza con il movimento, suonale come scritte, una dopo l’altra, accompagnando la salita delle note con un lieve movimento di rotazione verso destra.
Ti consiglio di usare 2-3-4, decisamente più pratico di 3-4-5. Il quarto dito sarà il punto d’arrivo, quindi più accentuato, ma comunque staccato e in uscita dalla tastiera.
Fai lo stesso lavoro per la mano sinistra da battuta 25:
- Suona l’accordo pieno di LA Maggiore, e le altre posizioni con tutte le note contemporaneamente
- Suonale arpeggiate, ma molto veloci, sempre pensando che siano insieme nel gesto
- Accompagna il tutto con una leggera rotazione dell’avambraccio verso il pollice, rimanendo leggero sia sulle note veloci, sia sulla nota d’arrivo che dovrà essere staccata e ribattuta.
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